La Scuola Materna “Pietro Valentini” trae le sue origini da un lascito al paese di Volargne di Dolcè (VR) che risale al 1903.
In tale anno, precisamente in data 14 luglio, la signora MONTANI ADEODATA, donava una rendita vitalizia di Lire 1.000. (mille) all’erigendo Ente Morale “Asilo Infantile o ricovero degli inabili al lavoro Pietro Valentini di Volargne”.

Nello stesso anno, il 26 ottobre, il Regio Decreto n. 444 (pubblicato sulla G.U. n. 276 del Regno d’Italia il 23 novembre), decretava l’erezione in Ente Morale dell’Istituto Valentini ed approvava lo statuto del 15 settembre composto da 25 articoli.
Dal 1903 la direzione didattica della scuola materna fu affidata alle Piccole Suore della Sacra Famiglia di Castelletto di Brenzone che rimasero fino al 1915 circa; dal 1920 entrarono le suore di un’altra congregazione: le suore della Sacra Famiglia di San Giovanni in Valle. In seguito rientrarono definitivamente le Piccole Suore della Sacra Famiglia.
La scuola materna PIETRO VALENTINI si è sviluppata come espressione di una comunità; promotori, educatori, genitori, collaboratori e popolazione hanno inteso assumersi spontaneamente l’impegno di soddisfare un’esigenza sociale quale l’educazione prescolare, avvertendola come  espressione della propria identità religiosa ed ideale e insieme come dovere di solidarietà, per contribuire a che ogni bambino, esercitando il diritto di frequentare la scuola materna, in situazione di pari opportunità, possa sviluppare pienamente la sua personalità.

La scuola materna Pietro Valentini  ha come primo diritto e dovere di educare i figli e intende radicare la  propria proposta educativa aperta a tutti nella concezione cattolica.

In questo momento storico, la scuola materna, è gestita, come da Statuto, da un Comitato di Gestione eletto ogni cinque anni dai residenti e composto da tre cittadini di Volargne, dalla coordinatrice della scuola, dal Parroco pro-tempore della comunità parrocchiale “San Martino di Tours” e da un rappresentante del comune di Dolcè.

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Volargne, frazione di Dolce’, piccolo paese (circa 1000 abitanti) all’imbocco della Val d’Adige confina con il comune di Sant’Ambrogio  V.lla a sud ed ad est, mentre ad ovest, separato dal fiume Adige, con il comune di Rivoli V.se. Prima della guerra il paese era prettamente agricolo. Con il boom economico del dopoguerra ha visto il nascere di numerose fabbriche del marmo che a tutt’oggi rappresentano l’attivita’ primaria a livello internazionale. Nel paese come del resto in gran parte del territorio limitrofo,  trovano lavoro in questo settore persone appartenenti a diverse etnie e religioni. L’inserimento di queste persone nell’ambito socio-ambientale potremmo ritenerlo buono e ben accettato dalla totalita’ della popolazione. 
Per quanto riguarda la famiglia è composta da tre-quattro persone, con un notevole aumento, specialmente negli ultimi anni, della popolazione anziana sia per il calo delle nascite che per la mancanza di adeguate risposte alloggiative. Il livello culturale e senz’altro migliorato negli anni. Tuttavia tanti giovani dopo la scuola dell’obbligo lasciano definitivamente gli studi trovando notevole facilita’ di occupazione nel suddetto settore del marmo.

LE PICCOLE SUORE DELLA SACRA FAMIGLIA PRESENTI NELLA SCUOLA
La “Comunita’ Educante” si presenta come vera famiglia che opera in umilta’, semplicita’, letizia e, sull’esempio della Famiglia di Nazareth, testimonia l’amore di Dio.
Lo spirito di famiglia è finalizzato a suscitare nel bambino fiducia, sicurezza, ottimismo e si diffonde all’esterno coinvolgendo la famiglie, la comunita’ ecclesiale e la realta’ civile.
Le Piccole Suore della Sacra Famiglia sono inserite nella realta’ umana ed ecclesiale per essere testimoni, con Maria e Giuseppe, dell’Incarnazione e annuncio profetico dell’amore del Padre per tutti gli uomini.
Fedeli alle scelte apostolico-caritative dei fondatori, Beato Giuseppe Nascimbeni e Beata Maria Domenica Mantovani, pongono la famiglia al centro della loro attenzione pastorale per aiutarla ad essere, nello spirito della Famiglia di Nazareth, luogo di comunione, di amore, di fiducia nella vita e di speranza per il piano di Dio su ogni persona.

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